Altre persone / Other Persons: reviews

  • “Ci viene lasciato intuire qua e là qualcosa secondo la regola, questa si sacrosanta, less is more. Dire poco, far pensare tanto. E allora ne viene fuori un paesaggio rarefatto, misterioso, un’atmosfera lynchana direi, dove la suspense non riguarda gli eventi e le azioni, ma tutto il mondo che ci circonda, misterioso esso stesso … Il percorso di formazione che ad altri autori richiederebbe centinaia di pagine qui si svolge in un lampo. Come nei racconti di Carver, assistiamo a una tranche de vie, breve e fulminante. La telecamera inquadra solo quello che serve sapere al lettore un po’ prima e un po’ dopo la scelta. Niente inutili giri di parole e descrizioni. Anche la parola si fa essenziale, minimalista … Scopriamo ancora una volta cosa vuol dire immedesimarsi con l’altro. A mano a mano che proseguiamo nella lettura, e che in noi aumenta il disgusto grottesco, percepiamo quanto in là si può spingere la diversità tra popoli diversi. E quanto la normalità altrui può creare dolore e caos in noi.” — iyezine.com
  • “Racconti che stimolano alla riflessione, soprattutto sui confini di ciò che giudichiamo simile a noi, e su quanto realmente siamo in grado di autodefinirci. Come nella migliore fantascienza, il trucco sta nel rovesciamento di prospettiva, facendoci vedere noi stessi dal punto di vista di altri.” — Unknown to Millions